“Tu sei il NULLA”
e la convocazione eristica,
del tuo falso Io,
annuncia lo stoltiloquio prodromo,
dell’atavica vacuità smisurata,
del tuo Animale che trionfa …
“Tu sei il NULLA”
e insulti la polvere delle mie stelle,
seminatasi nel mio IO sovrasensibile,
invocando il Dáimōn,
il mio custode divino inferocito,
a scurirsi e ricoprirsi di lutto…
“Tu sei il NULLA”
dimenticandoti che,
ogni uomo consiste
nella sua stessa proclamata misura,
all’infinito, tu riveli il tuo NULLA…
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