Identificato con Ermes Trimegistos, Enoch per la bibbia, alto sette cubiti (proprio sette), l’onnisciente, conosciuto come Thut, Dehuti, quello di Dehut. Era anche colui che poteva controllare "l'acqua originaria Nun", ossia lo spazio cosmico. Dio della medicina. Edris per il Corano, Enoc il Settimo patriarca per gli Ebrei e Orfeo per i Greci.
La storia di Enoc si fonde con quella di Ermete, entrambi nascosero i libri della sapienza sotto le colonne di Mercurio per poi scoprire che la scienza era stata trascritta proprio sulle colonne.
Ecco quindi il Primo Ermes, il dio Thoth, dio delle scienze inventore dei geroglifici, della matematica, dell'astronomia e della medicina, la mente unica creatrice dell’universo. La sorgente del mondo, il potere della volontà che trasforma il pensiero in materia. Come citano i testi egizi: "Ciò che emana dalla sua bocca diviene. Egli parla e la parola prende forma."
Thoth è il contabile dell’universo, la sorgente di tutte le leggi naturali, il pastore degli uomini e il veicolo di conoscenza, il rivelatore nascosto. Giudice finale che vaglia la verità, i nostri pensieri, le nostre parole, le nostre azioni, presiede alla pesatura del cuore e determina chi può essere ammesso al regno dei cieli.
Nel libro del respiro insegnava agli uomini come divenire Dei, attraverso il controllo del respiro. Thoth tramanda l’antica saggezza scritta su sui rotoli che nasconderà in due colonne situate una a Eliopoli e l’altra a Tebe. Solone narra che su di esse vi era incisa la storia di Atlantide. Erodoto scrisse che una era d'oro puro e l’altra come di smeraldo, capace di risplendere di notte con grande brillantezza.
Thomas Taylor raccontò di aver letto che tali colonne furono rinvenute nelle caverne vicino a Tebe. Tante le storie riguardo alle colonne e tanti i personaggi che le hanno menzionate, Achille Tatius, Crisostomo, Laerzio.
Giuseppe racconta che al suo tempo esistevano ancora ed erano state erette da Set, ma non quel Set, Tat, Thot, Sat, che erano la stessa persona. Furono i figli del Drago, i figli del Dio Serpente a costruirle, cioè coloro che venivano identificati come gli Ierofanti Egiziani e Babilonesi prima del diluvio, insieme agli abitanti di Atlantide. Di queste colonne parlò anche Erodoto e da queste colonne arrivò il sapere in Egitto.
Thoth ci porta a Ermes, chiamato Mercurio dai romani, figlio di Zeus e Maia, a sua volta figlia di Atlante. Nato sul Monte Cilene in Arcadia, è noto come Dio della fertilità, dei sogni, protettore delle greggi e della natura, messaggero degli Dei, conduttore dei morti nell’Ade. Colui che aiutò le tre Moire a comporre l’alfabeto, che inventò l’astronomia, la scala musicale, una cetra a sette corde, l’arte del pugilato e della ginnastica, la bilancia e le misure di capacità, la coltivazione dell’ulivo. Secondo la dottrina Indù Ermes e Buddha erano la stessa persona; nell’ordine genealogico egizio Ermes è il figlio del grande Thoth, Dio di tutta la conoscenza nascosta.
Il sacro numero abbinato ad Ermes è il quattro, con il quale si indica la materia, la sostanza delle cose. Quattro sono gli elementi, i punti cardinali, le regioni celesti egizie, i figli di Horus, i vasi canopi, i figli della terra, i bracci della croce.
Disquisendo riguardo al termine Herm o Herma scopriremo che il suo significato è "pile di pietra", confine, limite invalicabile. Alla frontiera con la Palestina si eleva la più alta sommità della regione, il Monte Hermon, luogo della discesa dei duecento veglianti, il luogo proibito, il confine che marca il punto dove Mosè si arrestò.
Ermopoli, Ermontis, Hermon, Ermopcrates costituiscono un unico fenomeno formatore della prima scena della civiltà che proseguirà il suo cammino con la forma della Cristianità.
Esiste una casa a Tebe che porta il nome di Ermontis; i re che venivano incoronati qui erano associati al processo di unificazione delle province egiziane, questa casa era un luogo consacrato al culto solare.
Ermes è anche il nome di un pianeta minore scoperto nel 1937, un asteroide che con un’orbita eccentrica passa molto spesso vicino alla terra. Nel gennaio del 1938 si avvicinò di circa 485 miglia.
Ermes Trimegisto è il riconosciuto autore della Tavoletta Smeraldina, ossia della descrizione delle leggi naturali della materia e dell’universo. La tavoletta è un antico artefatto, una sorgente di alchimia e scienze ermetiche condannata dal potere patriarcale dei sacerdoti egiziani, dalla chiesa medievale e dai nostri moderni capi politici e religiosi; ove sono codificate misteriose espressioni che la rendono una possente formula per raggiungere una trasformazione spirituale e accelerare l’evoluzione della specie umana attraverso il raggiungimento dei più alti stati di coscienza.
Sarebbe stata modellata in un unico blocco rettangolare di verde cristallo, o di puro smeraldo, con lettere in basso rilievo di uno strano alfabeto sconosciuto, simile all’antico fenicio, definita da chi ha potuto osservarla un accurato lavoro artigianale.
I riferimenti ad una mente, una sola cosa e la relazione fra il Sopra i il Sotto, riportati su tale Tavoletta sono stati evidenziati in molti papiri egizi fra i quali quello di Ani e nel Libro dei Morti. Gli egizi con i loro simboli esoterici hanno nascosto la vera natura di Ermes; dalle vecchie leggende emergono tracce di misteriosi viaggiatori giunti in Egitto dodicimila anni fa in possesso di un potere tecnologico e spirituale trasmesso attraverso la tavoletta di smeraldo. Il famoso Zep Tepi quando esseri divini vivevano in terra e regnavano in Egitto.
E riguardo a Thoth emergono altre storie.
Singolare che Manetone, nel raccogliere le storie dell'Egitto, parli di quattro periodi dinastici prima del regno dei faraoni, in tal modo nel 10.700 vi era il regno di Thoth, "colui che calcola i cieli", il misuratore della terra.
Questo coinciderebbe con l'era che vede l'intaglio dell'orologio stellare Stonehenge, posizionata unicamente sui cicli lunari; Thoth era anche il dio della Luna.
Un racconto egiziano narra di un calendario conteso tra Ra e Thoth, nel quale risulta che quest'ultimo era partito da una terra remota. Coincidenza?
Ricollegandoci alla "collina primordiale" notiamo che la parola "Tepe", cioè collina o montagna vulcanica, ha lo stesso significato in molte parti del mondo: in Medio oriente (ittiti), Albania, Montenegro, fra gli Indiani Americani, in Polinesia, Grecia, Persia, Isola di Pasqua, Valle dell'Indo, Aztechi, Messico; lo aveva perfino per i Cro-Magnon.
Wai-Ra era il Dio del sole delle Hawai, (Wai = sole, Te= Dio da cui Wai-Te-Ra, ossia la montagna del dio sole Ra).
Una delle isole, Sa-Wai, in lingua semita significa "il più antico" e in lingua Thaitiana "l'Universo". In Polinesia si crede che l'anima ritorni alla dimora del Sole, cioè al Ka-Wai (il Ka degli egizi). Yo è l'altro nome del Dio del sole Polinesiano. Oiv, il Dio della Trinità dei Celtiberri, è in evidente rapporto con l'Aun dei Veda, che ricorda l'Iod ebreo detto, dagli gnostici Ioa, (Iov in Ungheria).
Tupan è per gli Amerindi il dio del Tuono e del Fulmine e la fumata dei vulcani e delle eruzioni, è il Grande Dio del Mondo per il Brasile e in Amazzonia un tempio porta lo stesso nome.
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