martedì 16 novembre 2021

LE PREVISIONI DISTOPICHE DELLA NASA PER IL MONDO FATTE NEL 2001 PER L’ANNO 2025 – IL FUTURO È ARRIVATO

Questo documento di 114 pagine proviene dal NASA Langley Research Center, lo firma il Chief Scientist Dennis Bushnell. La Terra è vista come un’astronave di cui si sta ancora cercando il manuale d’istruzioni, mentre l’equipaggio è sempre in lotta con se stesso e aumenta di due milioni a settimana; ciò nonostante l’umanità ha incredibilmente abbreviato i tempi dell’evoluzione appropriandosi dei suoi meccanismi, fino ad incrociare geneticamente le specie (pag 9).

Dopo quella industriale (1800-1950), questa è l’epoca della Information Technology (IT) e arriverà fino al 2020, quando ci sarà l’esplosione delle tecnologie BIO/NANO. La massima espansione dell’utilizzo dei nuovi ritrovati coinciderà con l’avvio dell’ “età virtuale”, dal 2020 in avanti, e la robotizzazione di tutte le attività umane (pag 13). Ogni cosa sarà mediata dalla IT, fino ad arrivare all’intersezione tra umano e artificiale (wearable/implantable electronics) che consentirà entro il 2030 ad un singolo pc di avere capacità di elaborazione superiore a quella di una città piena di cervelli umani (pag 19).

Reti neurali miste umane-artificiali costituiranno “creativity machines” in grado di produrre una quantità illimitata di idee (pag 21) che risolveranno i problemi dell’umanità: povertà, sovrappopolazione, scarsità di risorse, inquinamento, global warming (pag 23). La nuova tecnologia consentirà di caricare milioni di dati direttamente nel cervello, accorciando drasticamente i tempi dell’apprendimento (pag 27).

Il nuovo scenario porrà dei nuovi problemi anche in termini di legge: privacy minacciata da micro/nano sensori ubiqui; bio e net crimes; protezione degli impianti elettronici nel corpo umano; incontrollabile auto-replicazione dei robots (pagg 30 e 31).

Le nano-tecnologie consentiranno a dei granelli di “smart dust” delle dimensioni di 1mm cubo o meno, di operare come sciami di sensori [vedi Swarm Theory, nda] galleggianti attraverso le correnti d’aria (pag 41) o di funzionare come polvere esplosiva in grado di raggiungere obiettivi sensibili apparentemente inaccessibili.

Allo stesso modo la “smart dust” potrà essere distribuita attraverso aerosol ed inalata dai polmoni, dove si depositerà per eseguire varie “missioni patologiche”, rappresentando una del tutto nuova e legale classe di armamenti (pag 43).

Altro fronte di guerra futura è quello dell’emissione di Radio Frequenze (RF) come arma contro la persona ( attraverso il riscaldamento, gli effetti di superficie, e l’interazione col cervello in modalità di bassa frequenza – pag 49). Le microonde a bassa potenza causano abbassamento delle performance comportamentali, massiccia alterazione delle funzioni cerebrali, incremento letale del flusso sanguigno (pag 50).

La nano-tecnologia può essere usata in molteplici occasioni e con i più vari scopi, dalla guerra batteriologica anti-uomo a quella geneticamente mirata, fino alla funzione anti-flora/fauna e alla bio-pirateria (pag 51).

Le nuove armi finora descritte sono apparentemente “legali” (pag 55) e la loro caratteristica più innovativa ed efficiente è l’ubiquità, microonde smart dust ed armi acustiche possono infatti eludere le barriere fisiche che finora ostacolavano l’azione militare (pag 65).

Nel contesto di questo nuovo scenario ibrido naturale-artificiale, l’essere umano appare inutilmente ingombrante, pesante, vulnerabile, lento fisicamente e mentalmente, insomma ha un valore aggiunto rapidamente decrescente al negativo (pag 66). Al contrario i robot stanno dimostrando di aver superato le capacità umane in tutti gli ambiti di applicazione, sono più reattivi, più letali, più efficaci e necessitano di minore logistica. Inoltre i micro robot possono sfruttare animali e piante come piattaforme d’azione, o addirittura sfruttarli come deposito munizioni (pag 73).

Anche il nucleare, utilizzato in maniera non convenzionale, farà parte della guerra del futuro, ad esempio come contenuto di una nave da affondare al largo e poi far esplodere per provocare tsunami e spuma radioattiva (pag 82). La guerra è anche mediatica, ce lo ricorda la “sindrome Cnn”, il ruolo dell’informazione è fondamentale per la formazione dell’opinione, spesso i media arrivano prima e sono più efficaci e seguiti dei governi, quindi mandare attentati, catture e torture di cittadini americani in diretta tv orienterà la popolazione. Allo stesso modo si possono affondare carriere con un attacco “swarm” o condurre una vera e propria “psywar” (pag 93), magari come accompagnamento ad un attacco batteriologico diffuso attraverso l’importazione di cibo, medicinali o vestiti (pag 98).

Dopo aver illustrato le nuove forme di guerra che verranno impiegate dalla futura umanità, l’autore si occupa anche però delle possibili reazioni dei contemporanei alla lettura del documento, si va dal metterlo nel contenitore delle cose più scioccanti, al non credere che possa mai essere realizzato, al trovarlo improbabile ma troppo interessante per non considerarlo (pag 113).

In conclusione porrei una considerazione “quasi” umana di Bushnell (pag 109), e cioè che la visione a lungo termine proposta qui è utile per mappare il presente, perché le tecnologie descritte esistono già, ma non per stabilire un percorso da qui a lì, cioè nel futuro, perché questo “lì” non sappiamo dove sia.

Link correlati:

http://www.stopthecrime.net/docs/nasa-thefutureof-war.pdf
http://www.nasa.gov/centers/langley/news/researchernews/snapshot_DBushnell.html


113 pagine

View attachment future-strategic-issues-and-warfare.pdf 

Versione condensata 48 pagine

View attachment FutureWarfare.pdf 

TED talk 

http://www.ted.com/talks/pw_singer_on_robots_of_war.html(http://archive.today/heX17)

Bushnell ha commentato la pubblicazione di “State of the Future,” la relazione annuale del Millennium Project che esamina le sfide globali e le loro possibili soluzioni

 

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