domenica 2 maggio 2021
Donne Sopravvissute agli Uomini Narcisisti Psicopatici con Disturbo della Personalità
La vittima cerca ripetutamente una mediazione per risolvere i conflitti con l’abusante che non hanno alcuna possibilità di avere successo e spesso perde la salute fisica e mentale nel tentativo, cadendo in uno stato ansioso o depressivo e accusando una serie di sintomi che col tempo potrebbero diventare più seri. Questo accade perché la mente della vittima si protegge rifiutando la realtà dell’abuso e la memoria si focalizza selettivamente sui momenti iniziali. Il distacco deve essere una scelta, nulla può cambiare, più la vittima accetta comportamenti inaccettabili, maggiore sarà la rabbia e la violenza che l’abusante agirà nei suoi confronti.
Il TUNNEL DELLA VIOLENZA.
Il rapporto con un soggetto tossico è un tunnel confuso di sofferenza in cui la vittima entra senza consapevolezza. La violenza psicologica non inizia in modo eclatante ma in modo lieve, con impercettibili mancanze di attenzione, piccole prove da sostenere per testare la resistenza, fino ad arrivare ad una costante e certosina erosione della forza, dell’autostima e della determinazione della vittima, fino alla manifesta espressione del disprezzo, della rabbia, del disgusto, da parte dell’aggressore. Più la vittima cerca l’approvazione, più cerca di compensare l’amore mancato, più rinuncia a sé, maggiore sarà la violenza. È proprio a questo punto la vittima si rende conto che quello che sta vivendo non è normale ma anche, con terrore, che di uscire dal quel tunnel sembra non essere più in grado. Non è così ma il recupero è lento, incostante, difficile, tuttavia possibile, un percorso di sopravvivenza da cui la vittima uscirà inevitabilmente trasformata.
Il narcisista maligno ha avuto probabilmente un caregiver molto svalutante, che lo ha pesantemente trascurato o denigrato. Nel tempo, il bambino ha iniziato a covare rabbia e odio contro questo genitore; questo odio profondo porta il narcisista adulto a cercare di distruggere il partner, che lui inconsciamente identifica con il genitore. Ma può prendere di mira anche i figli, assecondando il proprio desiderio di replicare su qualcun altro quello che ha subìto lui (o lei), secondo un meccanismo chiamato di identificazione proiettiva.
Tipicamente, il narcisista maligno tende a mentire e gode della sofferenza altrui, mentre lui (o lei) non si scusa mai per i suoi eccessi; è intollerante verso le differenze e in generale non tollera chiunque non la pensi come lui, ed esprime giudizi molto negativi sugli altri.
Comportamenti gravi associati al narcisismo maligno sono la violenza domestica, l'abuso infantile, la molestia sessuale, lo stalking, nonché l'omicidio e il terrorismo. Esso infatti è evidenziato come un'area chiave nello studio degli omicidi di massa, omicidi sessuali e seriali. Il narcisista maligno si preoccupa di mantenere un'apparenza di rispettabilità; per questo motivo cerca di crearsi un gruppo di complici, persone che riesce a convincere del suo valore e delle sue buone intenzioni, o che magari lo idealizzano come leader forte, e che lo legittimano nei suoi gesti di sadismo. In questo si distingue dal narcisista antisociale, che invece non mostra la minima preoccupazione del giudizio altrui, e nessun rimorso. Può capitare che per mantenere quest'apparenza di rispettabilità, il narcisista maligno ricorra a dei veri propri piani machiavellici per dare sfogo ai propri impulsi sadici e crudeli sotto la maschera di una "buona causa".
Gli abusanti sono individuabili dai loro comportamenti e per questi possiamo dare alcune informazioni, le vittime non lo sono affatto e possono essere anche molto diverse tra loro. Esistono persone con dipendenza affettiva, con disturbi di personalità, con famiglie disfunzionali, con storie pregresse di abuso, così come esistono molte vittime, uomini e donne, che senza avere particolari problematiche si sono ritrovati in situazioni surreali perché hanno trascurato nelle fasi iniziali alcuni segnali allarmanti. Questo può essere avvenuto per coinvolgimento emotivo, perché gli abusanti li hanno coinvolti rapidamente senza dare loro tempo di riflettere, o semplicemente, perché non hanno riconosciuto i segnali. Non esiste una risposta univoca, pertanto, chi insiste in una sola direzione e non accetta le opinioni altrui pecca di presunzione e, soprattutto, oltre a non fornire corrette informazioni finisce non solo per non aiutare gli altri, ma per danneggiarli insinuando sensi di colpa o inadeguatezza. Se non siete informati astenetevi dal fornire risposte che hanno funzionato per voi e che appartengono alla vostra esperienza, non necessariamente sono funzionali al percorso di vita altrui.
- Se l' uomo che vi è vicino vi denigra, vi insulta e si mette in competizione con voi.
- Se vi ignora quando per voi è importante che lui ci sia.
- Se sminuisce ciò che fa descrivendovi come " esagerate " o " dal carattere difficile" .
- Se vi trascura, se non è disposto a condividere, a fare le cose anche più normali insieme a voi.
-Se tornando a casa avvertite una morsa alla pancia ed invece di gioire provate angoscia, se vi sentite come se " entraste nella tana del lupo".
- Se le sue reazioni sono imprevedibili, se vivete sul filo del rasoio perché non sapete mai da un momento all'altro cosa potete aspettarvi .
- Se le sue reazioni assurde, esagerate e di rabbia sono descritte come causate da voi, come vostra colpa . - Se voi avete stravolto la vostra vita per il progetto d' Amore che pensavate fosse comune , avete magari deciso di trasferirvi altrove con lui, cambiato o lasciato un lavoro mentre lui vi descrive come sacrificio anche accompagnarvi dal medico (poiché soffrite di una malatia genetica rara come nel mio caso), il venirvi a prendere alla stazione dopo un lungo viaggio, ecc.
- Se neanche vi chiede più scusa ma si sente in diritto di offendervi, calpestarvi più volte e fare poi come se niente fosse.
- Se anche voi cominciate a sentirvi fragili, insicure, deboli, confuse , ottenebrate.
Benvenute in una relazione tossica.
Lui probabilmente è un narcisista e voi siete cadute nella sua rete.
Non colpevolizzatevi, voi avete semplicemente dato Amore a qualcuno che non conosce neanche il significato di questa parola. Se realizzate questo, andatevene, troncate al più presto .
Se non riuscite a farlo perchè non siete indipendenti economicamente chiedete aiuto a qualche Associazione o Centro (anche se funzionano malissimo) contro la violenza sulle donne perché di violenza, subdola violenza psicologica, si tratta.
Non è vero che i mostri non esistono, sono nella nostra realtà, vivono tra noi, fingono di essere persone normali, ma passano da una vittima all’altra lasciandosi alle spalle una scia di dolore. Uccidono la vita, pervertono l’innocenza, spengono l’anima di chi incontrano ed il loro trionfo è la rovina dell’altro. L’incredulità sulla loro esistenza è ciò che più li avvantaggia, mentono come respirano e troveranno sempre chi crede loro o pensa di salvarli credendo alle loro parole (false) di cambiamento.
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