martedì 7 maggio 2019

“Anima Antica” – di Brunilda Ternova



E diviene notte, e poi aurora e sera,
racchiusa e sconfinata m’insegue
la mia ottava superiore, 
giocando con inquietudini e insinuazioni,
gravida dei miei mondi proteiformi
e dei miei pensieri inconsci. 
Vibra il tempo incessante,
elaborando memorie vetuste,
esasperando reminiscenze fuse, 
e ascoltando nel sottofondo i canti arcaici,
di tante vite,
per emigrare alla fine,
nella rinnegata divinità, che in me risiede.
Non posso conoscerti e ascendere,
imprigionata in questa misera dimensione,
dove spingo i secondi senza pretese,
e senza che m’importi del trapasso che viene,
e ogni secondo qualcuno nasce,
e ogni secondo qualcuno muore,
e ogni secondo là in mezzo,
il tempo, fermo,
scintillante di chiarore,
ci ricorda le nostre memorie,
prima che scendano con segreta certezza,
prima che divenga notte, e poi aurora e sera.

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[Copyright © BRUNILDA TERNOVA]

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