Cosa
ho perso avendoti amato,
mentre
corpo e mente smarrivo, in te,
cosa
non ho ben afferrato, di noi,
che
gli altri già conoscevano.
Che
destino avrei cavalcato,
nelle
braccia nostre affusolate,
che
inferno avrei affrontato,
regalandoti
la vita,
nel
tuo tormento esasperato, per me.
Cosa
avrei scoperto, di noi,
in
quel sorriso beffardo e codardo, di te,
cosa
mi faceva dimenticare,
di
respirare solare e libera, in me.
Che
mondo avrei costruito,
nel
donarti corpo e anima,
per
sodisfarti quei desideri,
che
scombussolati si placavano,
solo
in me.
Che
amore immenso abbiamo perso,
per
tranquillizzare i nostri demoni,
che
ancora come allora,
vivono
insaziabili e urlanti,
dentro
di te,
dentro
di me.
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[Copyright © BRUNILDA TERNOVA]
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