venerdì 3 maggio 2019
“Vita post mortem” – di Brunilda Ternova
Non ho più lacrime per piangerti,
e dovrò lungo il fiume della vita,
ricordarmi che non ci sei,
e ugualmente, ti amerò come mai nessuno,
anche sotto i due metri angusti,
abbracciato alla fredda terra,
lo stesso come allora,
a stringerti e farti mio,
morbidamente lasciarmi bramare,
desiderarti pienamente per lasciarmi andare,
nei tuoi orizzonti che ancora,
lo stesso come allora,
non imparerò mai a sondare.
Adesso rimarrò solo io,
sola e priva del nostro orgone,
imparando a cogliere nel vascello della vita,
l'abisso della tua fine,
l’insondabile bellezza dell’essere,
che in eterno sbiadisce ogni sole,
sfinendo qualsiasi dio della morte,
così il dolore della tua perdita,
si trasfigurerà in fremito d’amore,
di un amore nuovo post mortem,
per non lasciarmi sola,
nell’imponderabile destino,
della mia taumaturgica autoguarigione.
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