«L'uomo ha due anime: una è dalla Prima Mente e partecipa anche del potere del Demiurgo, l'altra è stata immessa dalla rivoluzione dei cieli ed in questa penetra l'anima che vede Dio. Stando così le cose, l'anima che è discesa dentro di noi dalle sfere (lett.: «mondi») segue il corso delle rivoluzioni delle sfere, ma quella presente in noi come mente dalla Mente è superiore alla mozione che opera il divenire, ed è da essa che proviene la liberazione dell'heimarméne e l'ascesa agli Dei Intelligibili» (Iamblic., "De myst." VIII, 6).
Lo gnostico conosce perché gli è stata offerta una rivelazione; egli non crede, perché la fede è inferiore alla gnosi…La gnosi è una religione che salva mediante la conoscenza, e la conoscenza è essenzialmente conoscenza di sé, riconoscimento dell’elemento divino che costituisce il vero sè (Grant, Gnosticismo e cristianesimo primitivo)
Non si deve compiere il mistero del potere ineffabile e invisibile per mezzo delle cose visibili e corruttibili della creazione, né quello degli esseri impensabili e immateriali per mezzo delle cose sensibili e corporee. La "salvezza perfetta" è la "conoscenza" stessa dell'ineffabile grandezza: perché essendo venuti attraverso l''Ignoranza', il 'Difetto' e la 'Passione', tutto il sistema generato dall'Ignoranza è dissolto dalla conoscenza. Perciò la conoscenza è la salvezza dell'uomo interiore; e non è corporea, perché il corpo e corruttibile; non è psichica, perché anche l'anima è un prodotto del difetto ed è come un abitacolo per lo spirito: spirituale deve essere perciò anche la salvezza. Per mezzo della conoscenza l'uomo interiore, spirituale, è salvato; perciò "a noi è sufficiente la conoscenza dell'essere universale": questa è la vera salvezza» (Iren. I, 21,4.)
"Lungo la via dell’adempimento alla missione il nostro protagonista cade vittima della dimenticanza, dopo aver assaggiato il cibo di questo mondo; questo esercita un potere ipnotico, ed è un tema ricorrente nella trattazione gnostica, è il potere della carne e della carnalità, in ogni sua espressione, che offre un piacere immediato ed effimero, che si contrappone alla beatitudine perenne del Regno del Padre; l’essenza dello gnostico è raccolta nel suo indumento, nel suo involucro, ed è attraverso di esso che si relaziona con le cose di questo mondo, ma al contempo è attraverso di esso che le cose di questo mondo lo pervadono, solleticando i suoi sensi, assopendo la sua volontà, suscitando in lui emozioni e passioni."
(Tratto da "L'Inno della Perla e la Nostalgia del Ritorno al Pleroma")
La teologia valentiniana – ricordo incidentalmente come Valentino fu filosofo, divulgatore e predicatore – prevedeva l’esistenza di numerosi piani di esistenza, frutto di emanazione (i superiori) e di creazione (gli inferiori). All’interno di questi “palcoscenici”, che si estendevano in una progressione dal sottile al grossolano, tutto era raccolto in numero, forma e potenza nel piano ad esso superiore. Ecco quindi come Sofia – eone – è la compagna del – altro eone – Salvatore ed essi, sul piano della manifestazione (keoma), sono rappresentati dal Cristo e dalla Maria Maddalena. Maschile e Femminile, nello gnosticismo, afferiscono alle diverse funzioni riservate agli esseri spirituali. Il femminile è il “movimento”, l’”azione”; il maschile è “la concretizzazione dell’opera” che avviene e si determina successivamente all’acquisizione della qualità femminile. Maschile e femminile cooperano nell’unità della sizigia (la coppia eonica sacra), ed è per questo che il termine “compagna” non deve essere inteso letteralmente: ma bensì in chiave spirituale o di ideale unità perduta.
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